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Il Consiglio lombardo della UIL ha avuto modo di confrontarsi sul tema dell’abitare, un diritto sempre più negato non solo a Milano. Da qui la discussione si è allargata a tanti altri diritti negati dal Governo che stanno portando allo sciopero del 29 novembre

Al consiglio regionale della UIL dedicato al diritto all’abitare, è stato inevitabile parlare di altri diritti negati ai lavoratori e alle fasce deboli del Paese che hanno spinto il sindacato a lanciare lo stop generale e richiamare il Governo ad ascoltare persone e lavoratori invece di ignorarli. Intervista a Santo Biondo, segretario nazionale UIL

Una città ormai sul filo del rasoio. Da anni i dati raccontano una Milano che viene erosa dal cemento, una città che continua a vedere investimenti su nuovi edifici eppure è sempre più difficile avere un tetto sulla testa senza redditi da capogiro, mentre poco alla volta sono emersi anche abusi edilizi. Sindacato e comitati chiedono un confronto per il futuro

Il consiglio lombardo dei delegati metalmeccanici si è trovato a Milano per fare il punto del rinnovo del contratto nazionale, al momento in stallo e con i sindacati che annunciano battaglia. C’è la questione salariale, c’è quella dei tempi di lavoro, le crisi che incombono sulle aziende del settore, specie quello auto, incastrato dal passaggio all’elettrico…

Intervista esclusiva al segretario generale della UILM che racconta un Paese in pieno cortocircuito a causa di salari troppo bassi, precarietà, come dimostra il caso del mercato auto in tutta Europa. “Retribuzioni e condizioni di lavoro vanno adeguate, altrimenti nessuno comprerà gli stessi beni che produce”. E poi un allarme: “Tra le persone non c’è rivolta sociale ma vedo tanta pericolosa rassegnazione”

I lavoratori della Beko di Cassinetta di Biandronno a Varese hanno avuto una immediata reazione quando i dirigenti della Beko, che ha rilevato questo stabilimento dalla Whirlpool, invece di presentarsi con dati e progetti hanno dichiarato che intendono dismettere la produzione di elettrodomestici del freddo in Italia. Tradotto, solo a Cassinetta quasi 900 persone su circa 2200 sarebbero messe in mezzo alla strada