Brescia e le macerie del Covid – Viaggio nel lavoro nella provincia bresciana e l’emorragia di oltre 11mila posti di lavoro
Viaggio nel lavoro nella provincia bresciana dove il blocco dei licenziamenti e 92 milioni di ore di Cassa integrazione non hanno fermato emorragia in un addo di oltre 11mila posti di lavoro. Un crollo che Istat definisce senza precedenti. E’ una situazione drammatica e devastante”, spiega Mario Bailo, segretario generale UIL Brescia.
Mentre alcuni settori hanno tenuto perché necessari per beni primari (come l’agricoltura) e altri sono in forte recupero (come l’edilizia per il superbonus), l’industria e i precari sono stati falcidiati e adesso non è chiaro cosa possa ancora accadere con la fine del blocco dei licenziamenti.
“Il nostro territorio è tra quelli più colpiti da questo maledetto virus – spiega non a caso Andrea Cassaio, delegato UIL nel settore Artigianato -. Il nostro lavoro di sindacato si è svolto in un vero campo di battaglia”.