Uno sciopero per chiedere dignità

Oggi secondo stop di 8 ore in un mese per superare lo stallo di un contratto fermo da 7 anni. Il personale di terra del settore aereo, a partire dall’handling, chiede di rinnovare il CCNL per fronteggiare salari ormai spazzati via dall’inflazione, le imprese rispondono con l’impossibile: ancora più flessibilità e taglio dei costi

Trasporto aereo: uno sciopero per chiedere dignità. I lavoratori di terra, a partire dall’handling, scelgono di fermarsi per la seconda volta in un mese

Salari ridotti alla fame turni di lavoro però sempre aggiornati, anzi, caricati. Ma dall’altra un contratto nazionale di lavoro che non è rinnovato da sette anni mettendo in ginocchio il personale di terra del settore aereo, in prima fila gli addetti dell’handling. Da qui il secondo sciopero in un mese che oggi agita addirittura la politica

Il bello è che davanti alla richiesta di un aumento di 270 euro e una indennità per l’infinita vacanza contrattuale, le imprese chiedono ancora più flessibilità mettendo sul tavolo un aumento ridicolo, visto cosa è successo negli ultimi mesi con l’inflazione.

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