Vertenza Galbusera, la parola torna all’assemblea che voterà l’ipotesi di accordo proposta dall’azienda dopo gli scioperi
La parola torna a chi lavora. Dopo due iniziative storiche di sciopero e presidio, i dipendenti dello stabilimento di Cosio Valtellino della Galbusera diranno la loro. La vertenza sta diventando ormai un caso dell’industria agroalimentare perché i lavoratori del marchio dolciario hanno chiesto di fermare gli eccessi di carichi in produzione, di limitare l’uso dei precari lanciando il primo sciopero della storia Galbusera. E una apertura è arrivata, tocca adesso ai dipendenti dire la loro
Per riassumente l’azienda ha mostrato delle aperture sui carichi di lavoro, con stabilizzazioni tra i precari oltre i 24 mesi (ma anche tramite agenzia), altre stabilizzazioni tra gli altri precari o rinnovo dopo verifica e infine una parte economica sia per gli assunti che per i somministrati…
E poi una nota piuttosto amara su un episodio durante le trattative, quando la UILA è stata additata come causa della mobilitazione dei lavoratori Galbusera e non le condizioni di lavoro sempre più pesanti
Ora, i 500 addetti di Cosio della Galbusera, di cui 160 circa precari, si trovano a dovere fare una scelta e rispondere alla domanda se il risultato sia all’altezza della mobilitazione di queste settimane